martedì 14 maggio 2019

'A NDUVINA VINTURA


'A NDUVINA VINTURA

Di spalle lei sul trono ridorato
e dietro il suo compare lestofante,
di certo insieme n'avean passato tante,
di lunedì, nel giorno di mercato.

La piazza era gremita e pullulava
d'ogni massaia e d'ogni perditempo,
per la curiosità non c'era scampo,
e ad ogni novità ci si fermava.

Dalla caserma chiamata Zuccarello
scendevano i gruppi spaesati
di campagnoli che saran soldati:
materia prima per quell'uom zimbello.

-Chi è questo sordato che tocco?-
un militare- rispondea la diva
che per lo sforzo quasi ne moriva.
E il giovane per ciò restaa di sciocco.

Fatto l'aggancio spianata era la via;
il giovane mostrava gran premura,
s'avvicinava e le chiedea ventura
pagando il prezzo della profezia.

C'era di tutto, ingegno e vera arte:
girandola roulette improvvisata,
tre numeri da riffa mai svelata,
il gioco micidial delle tre carte.

L'affascinante gioco della vita
in una fase magra della gente,
così la truffa si facea importante
ch'almen la mensa fosse più guarnita.

Messina 14-05-2019
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