LA CELLA APERTA
Tutto succede, a noi così lontano,
sembra un miscuglio di oggetti senza vita
ma proprio lì ci figuriam l'arcano
quando quaggiù la rosa s'è avvizzita.
Tutto baruffa tra certezze e dubbi,
tutto si scontra tra realtà e mistero;
io son tra quelli che pietà non ebbi,
e rinuciai a sperar che fosse vero.
Eppur quando il tramonto si combina,
quando dal buio nascono le stelle,
quel nulla che mi assal mostra la china
e mi soffermo a dir "quanto son belle!".
Succede a chi l'amor l'ha avuto accanto,
e a quell'amor donò ogni fatica
cullato nel tepor d'un dolce incanto
già che la sorte gli fu sempre amica.
Or prigioniero son del mio pensiero
in una cella aperta in cui sostare;
vorrei fuggire, entrare nel mistero
per dissipar quell'ombre dell'altare.
Ma stringo al petto la mia onesta storia
e incedo nel cammin che mi son dato;
io mai sperai che mi portasse gloria,
ma ho rispetto ancor per ciò ch'è stato.
Messina 24-03-2019
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